Il Centro diurno socioeducativo e riabilitativo per disabili Madonna di Lourdes è situato nell’omonima via, a San Nicandro Garganico, un piccolo comune di circa 13.000 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
La struttura si sviluppa su unico livello e può ospitare, al momento, sino a 30 utenti.
La struttura interna è dotata di ampi spazi luminosi, per l’aggregazione e la socializzazione, e di accoglienti locali per lo svolgimento delle attività. L’arredamento è confortevole e funzionale. L’assenza di barriere architettoniche permette di muoversi agevolmente sia all’interno della struttura che all’esterno.
I destinatari
Il Centro è una struttura socioassistenziale a ciclo diurno finalizzata al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia delle persone disabili e al sostegno delle famiglie.
Il Centro è destinato a soggetti diversamente abili, tra i 6 e i 64 anni, anche psico- sensoriali, con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazione riabilitative di carattere sociosanitario.
Disponibilità del servizio
Il Centro è aperto orientativamente dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00 e dal lunedì al venerdì orientativamente dalle 15.00 alle 19.00.
Finalità e obiettivi
Il Centro Madonna di Lourdes risponde al bisogno del singolo utente e della sua famiglia. Promuove il mantenimento e lo sviluppo di autonomie e capacità nella persona disabile, favorendone l’inserimento nella società attraverso l’attivazione di risorse personali, comunitarie e del territorio.
Il tipo di intervento che il servizio propone si ispira ad una linea educativa e socioriabilitativa che valorizza la qualità della vita della persona in un’ottica di adattamento e di inserimento nel proprio contesto di appartenenza. La qualità della vita è definita in relazione alle diverse dimensioni della personalità umana: corporea (benessere fisico e materiale, stato di salute, stato economico, abitazione) relazionale (amicizie, rapporti con i familiari, rapporti di vicinato) e psicologica (livello di autostima, soddisfazione personale, capacità di autodeterminazione).
La metodologia di intervento
La metodologia utilizzata per perseguire gli obiettivi prevede un intervento multi-sistemico:
Il Centro diurno socioeducativo e riabilitativo per disabili don Tonino Bello, inaugurato nel 2019, è situato in Piazza della Costituzione in San Ferdinando di Puglia, un piccolo comune di circa 14.000 abitanti, della provincia di Barletta-Andria-Trani.
La struttura si sviluppa su tre livelli ed è dotata di ampi spazi luminosi, per l’aggregazione e la socializzazione, e di accoglienti locali per lo svolgimento delle attività. L’arredamento è confortevole e funzionale. L’assenza di barriere architettoniche permette di muoversi agevolmente sia all’interno della struttura che all’esterno.
I destinatari
Il Centro è una struttura socioassistenziale a ciclo diurno finalizzata al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia delle persone disabili e al sostegno delle famiglie (R.R. 5/19).
I destinatari sono ragazzi e adulti diversamente abili, anche psico-sensoriali, con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazioni riabilitative a carattere sociosanitario.
Disponibilità del servizio
Il Centro è aperto orientativamente dal lunedì al sabato.
Finalità e obiettivi
Il Centro diurno risponde al bisogno del singolo utente e della sua famiglia. Promuove il mantenimento e lo sviluppo di autonomie e capacità nella persona disabile, favorendone l’inserimento nella società attraverso l’attivazione di risorse personali, comunitarie e del territorio.
Il tipo di intervento che il servizio propone si ispira ad una linea educativa e socioriabilitativa che valorizza la qualità della vita della persona in un’ottica di adattamento e di inserimento nel proprio contesto di appartenenza. La qualità della vita è definita in relazione alle diverse dimensioni della personalità umana: corporea (benessere fisico e materiale, stato di salute, stato economico, abitazione) relazionale (amicizie, rapporti con i familiari, rapporti di vicinato) e psicologica (livello di autostima, soddisfazione personale, capacità di autodeterminazione).
La metodologia di intervento
La metodologia utilizzata per perseguire gli obiettivi prevede un intervento multi-sistemico:
Verifica e controllo del processo formativo, sia per ciò che attiene la fase di progettazione che quella di programmazione, attraverso la somministrazione di questionari e colloqui con le famiglie degli utenti.
Il centro polivalente per minori, inaugurato nel dicembre del 2024, è situato nel piccolo comune di Castelluccio Valmaggiore tra i Monti Dauni, in provincia di Foggia.
Il centro aperto polivalente è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di minori e di giovani del territorio ed opera in raccordo con i servizi sociali d’Ambito e con le istituzioni scolastiche, attraverso la progettazione e realizzazione di interventi di socializzazione ed educativo – ricreativi, mirati a promuovere il benessere della comunità e contrastare fenomeni di marginalità e disagio minorile.
Nel centro aperto polivalente per minori possono essere accolti giovani in età compresa dai 6 ai 24 anni, con priorità per i minori fino a 18 anni nel rispetto degli standard strutturali e qualitativi di cui al R. R. n. 4/2007.
Dal 25 novembre 2021 il Centro Antiviolenza dell’Ambito Territoriale di Manfredonia “Rinascita donna” è gestito dal consorzio Opus e dalla sua consorziata Domi group, entrambe strutture con alle spalle anni di maturata
esperienza nella gestione e affidamento di centri antiviolenza.
Il servizio non a caso ha preso formalmente avvio nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
L’obiettivo, in primis, è quello di arrivare alla cittadinanza facendo giungere un chiaro segnale della presenza sul territorio; in seconda battuta la promozione di un dialogo sinergico con gli attori della rete antiviolenza al fine di tracciare comuni strategie di intervento e prevenzione.
Il centro antiviolenza garantisce accoglienza e ascolto h24 attraverso un numero verde dedicato presto disponibile e un recapito di telefonia mobile; presso lo sportello sarà possibile usufruire dei servizi di consulenza sociale, psicologica e legale rese dalle professioniste impegnate.
Il CAV sostiene le donne in percorsi di uscita dalla violenza. Offre uno spazio dove è possibile esprimere il vissuto, raccontare e leggere, dal proprio punto di vista, l’esperienza della violenza subita, ricostruire stima e fiducia in se stessi ponendo al centro i desideri, la libertà e l’autonomia di scelta, tracciando una strategia efficace di uscita dalla violenza nel più assoluto rispetto di anonimato, riservatezza e gratuità dei servizi offerti. Nello specifico è un luogo di rafforzamento dei diritti delle donne, deputato ad accogliere coloro che rischiano o sono già vittime di maltrattamenti, abusi e violenze fisiche e psicologiche (ivi comprese le pratiche di stalking e mobbing), rilevandone i bisogni e fornendo supporti e servizi in emergenza e/o di prevenzione, configurandosi così quale strumento immediato e di carattere emergenziale, ma anche come tappa iniziale di un percorso di assistenza volto ad accompagnarle alla fuoriuscita dalla situazione e del contesto di violenza.
La finalità generale è quella di rafforzare l’attivazione, lo sviluppo e il consolidamento della rete territoriale locale, integrando il know how professionale, culturale e tecnico operativo dei soggetti pubblici e privati da coinvolgere in una serie di azioni strategiche ed interventi in grado di integrarsi al sistema regionale e nazionale.
A tal fine tra gli obiettivi vi è quello di rafforzare la Rete territoriale di Enti Istituzionali e Associazioni per contrastare il fenomeno della violenza, utilizzando linguaggi condivisi e strumenti di lavoro sinergici.
Massima importanza sarà data, inoltre, ai progetti di autonomia e reinserimento lavorativo dedicati alle donne vittime di violenza, uno dei pilastri attraverso cui restituire alla donna la sua libertà.
Da marzo 2025 il Consorzio Opus offre un servizio di accoglienza integrata per minori stranieri non accompagnati nell’ambito del rafforzamento della capacità di accoglienza, inclusione e accompagnamento all’autonomia dei MSNA nella rete SAI/SIPROIMI nei territori dei Comuni di Francavilla Fontana, Ceglie Messapica e Carovigno.
La rete SIPROIMI è un Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati. L’accesso al Sistema oggi è riservato ai titolari di protezione internazionale e a tutti i minori stranieri non accompagnati. Inoltre, la nuova disposizione normativa prevede che possano accedere ai servizi di accoglienza integrata del SIPROIMI anche i titolari di permesso di soggiorno per: vittime di violenza o tratta, vittime di violenza domestica, motivi di salute, vittime di sfruttamento lavorativo, calamità, atti di particolare valore civile.
La Comunità rappresenta uno degli strumenti educativi nella rete dei servizi per minori da connettere strettamente al territorio ed alla comunità locale, evitando l’isolamento e l’emarginazione, correlandosi al sistema di servizi per l’infanzia e l’adolescenza per la famiglia.
Come tale si prefigge gli obiettivi di:
Obiettivi specifici
La comunità ha come obiettivo primario il benessere psicofisico dei ragazzi che vi alloggiano.
Essa si occupa, attraverso il lavoro di rete formale (servizi sociali, sanitari, scolastici) ed informali (servizi territoriali sportivi, culturali, volontariato), e l’attuazione di un progetto individuale personalizzato per ogni utente.
Il Consorzio Opus agisce a livello extraregionale: oltre che in Puglia è presente con le consorziate anche in Campania e Veneto.
Sede Legale: Via Mandara, 34/B - 71122 FOGGIA
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